La palamita del mare di Toscana

L’Orata
18 Aprile 2016
La palamita del mare di Toscana

La palamita appartiene alla famiglia dei tonni edegli sgombri, ai quali assomiglia nell’aspetto. Hacorpo allungato (può arrivare fino a 80 centimetridi lunghezza), fusiforme, bocca ampia e munita di numerosi denti affilati e taglienti, occhi tondipiuttosto piccoli, ed è facilmente riconoscibile peralcune striature nerastre che la attraversano obliquamente su fondo di colore blu elettrico.Viene pescata nel periodo che va dalla tarda primavera all’inizio dell’estate e ancora a fine settembre. La zona di pesca si estende a tutta l’area marina dell’Arcipelago Toscano.

Un tempo era pescata con grandi reti a maglia larga dette palamitare che stazionavano inmare anche per lunghi periodi. Il modo migliore per gustare la palamita è sott’olio: silessano i pesci più grandi dopo averli tagliati a filetti e si mettono sott’olio con foglie dialloro e pepe. Il risultato sono filetti delicatissimi, simili a quelli del tonno.

La preparazione tradizionale della ricetta sottolio richiede la pesca con le storiche Palamitare. Molto particolari sono le ricette del Sugo e della Crema di Palamita, preparate con sapori dell’arcipelago dalla Orbetello Pesca Lagunare.