La palamita appartiene alla famiglia dei tonni edegli sgombri, ai quali assomiglia nell’aspetto. Hacorpo allungato (può arrivare fino a 80 centimetridi lunghezza), fusiforme, bocca ampia e munita di numerosi denti affilati e taglienti, occhi tondipiuttosto piccoli, ed è facilmente riconoscibile peralcune striature nerastre che la attraversano obliquamente su fondo di colore blu elettrico.Viene pescata nel periodo che va dalla tarda primavera all’inizio dell’estate e ancora a fine settembre. La zona di pesca si estende a tutta l’area marina dell’Arcipelago Toscano.
Un tempo era pescata con grandi reti a maglia larga dette palamitare che stazionavano inmare anche per lunghi periodi. Il modo migliore per gustare la palamita è sott’olio: silessano i pesci più grandi dopo averli tagliati a filetti e si mettono sott’olio con foglie dialloro e pepe. Il risultato sono filetti delicatissimi, simili a quelli del tonno.
La preparazione tradizionale della ricetta sottolio richiede la pesca con le storiche Palamitare. Molto particolari sono le ricette del Sugo e della Crema di Palamita, preparate con sapori dell’arcipelago dalla Orbetello Pesca Lagunare.